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CANNE E MULINELLI DA SURFCASTING

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Messaggio  ^and9e3^ Ven Apr 17, 2009 9:20 pm

Canne e mulinelli e terminali surfcasting

La nuova tecnologia ha cambiato la tendenza costruttiva delle canne da pesca. Fino a pochi anni fa erano costruite in bamb? e in fibre di vetro, adesso invece, per la stragrande maggioranza, i migliori attrezzi sono costruiti in carbonio. Il mulinello ? come un magazzino che raccoglie e libera la lenza secondo le necessit? e pu? essere sia a tamburo rotante, sia fisso.



Canne in carbonio

Il carbonio, questo ?nuovo? ritrovato, molto resistente alle sollecitazioni, ? capace di sopportare sforzi inverosimili pur mantenendo una certa elasticit?, tanto che le industrie usano principalmente carbonio d?alta qualit? costruendo canne da pesca d?altissimo pregio. Le canne per il surfcasting, in particolare, sono molte e si dividono in: telescopiche, ad innesto e miste; a loro volta possono avere l?azione di punta, media o parabolica. Sono costruite a due o pi? elementi e gli innesti variano secondo i canoni costruttivi che possono essere: a "Spigot" (dritto o rovesciato), oppure "compound". Le canne miste (met? telescopiche e di un solo pezzo) iniziano ora con il successo della "Pro art" Questa canna, progettata da Rocco Matteo e costruita dalla Veret di Lucca, ha dato il via a nuovi orizzonti nel mercato italiano, visto anche il consenso espresso da parte degli agonisti e da alcuni campioni inglesi.
La Pro Art, per esempio, ha due elementi telescopici e uno ad innesto; questo sistema garantisce un?azione progressiva e un accumulo di potenza che si sviluppa su tredici piedi di lunghezza, ridimensionata per un trasporto facile e per nulla ingombrante.
Le canne da pesca, telescopiche e a due pezzi, hanno una lunghezza totale che varia dai 390 ai 450 centimetri.
La differenza con la precedente consiste principalmente nell?azione: mentre quelle telescopiche possono essere ad azione parabolica, mista e di punta, quelle a ripartizione di sezioni sono tutte ad azione di punta; possono incamerare molta pi? energia se spinte da un gesto atletico altamente tecnico.
Le canne da pedana sono quelle utilizzate nelle gare di gittata.

TECNICA E AERODINAMICA PER DISTANZE RECORD

Si tratta di una categoria di attrezzi duri costruiti per raggiungere distanze inverosimili. In Inghilterra, dove sono nate e messe a punto, sono stati raggiunti oltre 279 metri e solo provvisoriamente. Sono dure "come un palo della luce" ma chi possiede una buona tecnica di lancio pu? addomesticarle come quelle da pesca. Sono canne poco adatte per la pesca nel Mediterraneo per?, a tale scopo, vengono usate in Inghilterra per vincere la forza dei venti e raggiungere, con l?esca, il pascolo dei merluzzi; mentre in Africa Meridionale, in America e in Brasile, per il vero Surfcasting.

La canna telescopica

Per definizione ? un sistema composto di tubo tronco conico infilati uno dentro l'altro.Nella parte pi? stretta d?ogni elemento ? legato un anello per consentire il passaggio del filo del mulinello senza che quest'ultimo vada a sbattere sulla canna. Sul manico ? fissata una ghiera portamulinello che, pu? essere a vite oppure a slitta. La canna telescopica perlomeno in Italia, ? quella che ha raggiunto il maggior successo, principalmente per la comodit? di trasporto.
Oggi, questo modello di canne, ha raggiunto una perfezione tecnica senza eguali; possono essere anche con azione di punta e sviluppare una potenza tale da far invidia anche alle cugine ?Rip? con le quali si possono raggiungere distanze eccezionali.

I Mulinelli

Il mulinello a tamburo fisso ? pi? facile da gestire, esso ? la macchina moltiplicatrice per il recupero della lenza S? chiama a bobina fissa perch? durante il lancio e durante il recupero, il rocchetto che contiene la lenza, non ruota. Il suo unico movimento ? in senso verticale in altre parole: oscilla. Un buon mulinello per il surfcasting che si rispetti deve avere le seguenti caratteristiche: bobina conica ed ampia, recupero da 4:1 o 5:1 giri (rapporto bobina manovella). Il mulinello a tamburo rotante ? nato con il surfcasting ed ? tuttora utilizzato in tanti paesi come: Inghilterra, Sud dell?Africa e America.
E' un mulinello difficile da gestire, specialmente di notte che richiede l'ausilio di un fascio luminoso per recuperare il filo.
Senz'altro ? pi? tecnico del precedente, forse si equivale per alcune problematiche ma ? molto meno pratico per la pesca fatta in sveltezza. Esso, al contrario del fisso, durante la fase di lancio, fila la lenza dritta senza quelle noiose spire concentriche prodotte dal rocchetto della bobina fissa.
[b]
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